Sbiancamento dentale: supera a pieni voti la prova sorriso.
Ci sono un sacco di opzioni per migliorare i problemi estetici minori che possiamo trovare nella nostra bocca in vista dell’estate. Uno tra i più richiesti è sicuramente lo sbiancamento dei denti. Sapete come funziona? Qui potete trovare alcune dritte.
L’estate è alle porte, insieme alle mille opportunità che la bella stagione ci regala. Farsi trovare impreparati, con un sorriso spento o ingiallito dal tempo può precludere diverse possibilità e minare la nostra autostima nei confronti degli altri. Come porre rimedio al problema, in pochi semplici step? Basta rivolgersi al proprio dentista di fiducia per richiedere lo sbiancamento dentale. Semplice da svolgere e privo di controindicazioni, lo sbiancamento dona al sorriso brillantezza e luce. Vediamo insieme come.
Sbiancamento dentale: di cosa si tratta
Innanzitutto lo sbiancamento dentale (bleaching) è una tecnica puramente estetica volta a migliorare il colore dello smalto e non deve essere confusa né con la tradizionale igiene orale che si fa a casa né con l’igiene professionale da svolgersi ogni 6 mesi e i cui scopi sono prevalentemente preventivi per evitare carie e altre patologie.
Nello studio dentistico il prodotto sbiancante viene attivato da una lampada a LED che aumenta l’efficacia del prodotto.
Il mezzo sbiancante più diffuso è costituito da un gel a base di perossido di idrogeno che una volta esposto a particolari fonti luminose si attiva liberando ossigeno. Questo gas penetra nella struttura del dente, innescando reazioni che scompongono le molecole delle macchie in composti più piccoli, incolori e facilmente eliminabili.
Chi può ricorrere allo sbiancamento dentale
Lo sbiancamento può essere effettuato da chiunque abbia una bocca sana senza carie o sensibilità dei denti ma prima di procedere è necessario che i denti siano puliti ed è quindi di solito necessaria una igiene orale prima del trattamento. Il risultato può modificare il colore dei denti anche di 6-10 tonalità nella scala colori ma va valutato sempre considerando il colore di partenza. Il paziente deve sapere che il principio attivo non dà risultati uguali per tutti perché i denti sono differenti strutturalmente e le macchie interne sono varie sia nella forma sia nel colore più o meno scuro.
Post sbiancamento dentale: come comportarsi
Lo sbiancamento non è una soluzione definitiva, si può però ripetere più volte senza incorrere in problemi. Anche dopo aver effettuato il trattamento infatti sui denti si depositano particelle alimentari che ne alterano il colore. Dopo la cura è necessario fare attenzione all’alimentazione per circa una settimana. Cibi e bevande che contengono coloranti o sono troppo colorati, sono da evitare (come frutta ed ortaggi scuri o con colori vivaci, salse, spezie, caffè e vino potrebbero macchiare nuovamente la dentatura). Dopo uno sbiancamento si fa la dieta “anticolori”. Si consiglia di consumare cibi e bevande “chiare” come i latticini, pollame, pasta, riso o patate.